Incontro con il Ministro Maurizio Martina

di Enrico Zanon
Martina 25 set 2015

Venerdi 25 settembre, all’Italian Academy della Columbia University, si è tenuta una breve conversazione con Maurizio Martina (Ministro per le Politiche Agricole del Governo Renzi) e Livia Pomodoro (Presidente del Milan Center for Food Law and Policy) su sicurezza del cibo, globalizzazione e sostenibilità. Ovviamente questa conversazione era alla luce dell’esperienza di Expo Milano.

Sostenibilità ormai è divenuta un elemento di competitività: fino a qualche tempo fa questi due divergevano. Questo è senz’altro uno degli aspetti più positivi che risultano dallo sviluppo del mercato del cibo a livello globale. Le sfide però sono imponenti: da un lato il 70% dell’acqua prelevata dai fiumi è utilizzata per l’agricolutura; dall’altro un terzo del cibo prodotto viene perso lungo tutta la filiera.

La Banca Mondiale stima che la necessità per nutrire il Pianeta nel 2030 è una produzione del 30% più elevata di quella attuale. È anche ovvio che la riduzione degli sprechi concorre di fatto allo stesso risultato.

Come sappiamo l’omissione di soccorso è un reato, ma l’omissione nel fornire cibo agli affamati non lo è. La Presidente Pomodoro diceva che non c’è modo giuridico per farsi valere del costo di tutti questi sprechi che – di fatto – paghiamo tutti noi consumatori. Il diritto al cibo dovrebbe essere il primo dei diritti, ma attualmente è vissuto soltanto come un’aspirazione etica.

Il Ministro sottolineava che l’educazione alimentare è una componente dell’educazione alla cittadinanza e per questo è bene che sia introdotta nei programmi scolastici sin dalla scuola materna. Forse è poi banale ricordare la correlazione tra educazione alla cittadinanza e quella alla democrazia.

Per quanto riguarda invece gli OGM, il Ministro difendeva la scelta italiana nel sostanziale divieto di queste produzioni: questo non tanto ormai per dubbi sulla salute, ma perché si pensa che la produzione agricola italiana non possa competere a livello globale su questo versante. Va invece sostenuta, investigando comunque altre nuove tecniche, la produzione biologica che al momento pesa per il 10% della produzione totale italiana.

In poco tempo a disposizione non si poteva altro che discutere senza approfondire, ma quel tempo è sembrato comunque importante per cogliere qualche elemento di riflessione. Infine il Ministro ricordava di essere già stato ospite a New York del Circolo del PD e ha ricevuto la nostra esortazione a tenere sempre unito il Partito lungo il percorso delle riforme.

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